CONFERENZA NAZIONALE SALUTE MENTALE

La due giorni di Roma (14 e 15 giugno 2019) della Conferenza nazionale per Salute Mentale ha visto una grande e appassionata partecipazione e  si è conclusa con una DICHIARAZIONE che lancia 10 proposte:

  1. prevedere da parte del Governo l’obbligo di presentare una Relazione annuale al Parlamento sullo stato dei servizi di salute mentale;
  2. aumentare il finanziamento  per il SSN e una dotazione per la Salute Mentale almeno pari al 5% del Fondo Sanitario Nazionale;
  3. inserire, per la valutazione annuale del rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza,  indicatori di qualità per la prevenzione e per i servizi territoriali di salute mentale comunitaria, oggi carenti; con un attenzione per le persone più a rischio di abbandono (adolescenti e giovani adulti, senza lavoro, migranti, persone private della libertà personale, …);
  4. stabilire, a livello nazionale, standard qualitativi, strutturali, organizzativi e quantitativi per l’assistenza nel territorio per la salute mentale (come per l’assistenza ospedaliera ex DM 70/2015), con una necessaria attenzione a quelli sul personale;
  5. incentivare Centri di Salute Mentale aperti almeno 12 ore al giorno e fino a 24, 7 giorni su 7, ad alta integrazione con i servizi sociali e sanitari, per produrre inclusione e cittadinanza;
  6. spostare le risorse dalle residenze di lungo periodo ai servizi domiciliari con progetti di cura personalizzati sostenuti dal budget di salute;
  7. prevedere specifiche misure per il contrasto delle “cattive pratiche” che violano i diritti delle persone, in particolare la contenzione e le modalità inappropriate nell’esecuzione dei TSO, con esplicito divieto all’ impiego del taser;
  8. impegnare le Università, in particolare le facoltà di medicina, alla formazione di professionisti orientati alla salute mentale di comunità;
  9. ricostituire l’Organismo di monitoraggio sul processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) e sul il rispetto del diritto all’assistenza e alla tutela della salute per le persone autori di reato, in carcere e nel territorio;
  10. assicurare la partecipazione dei cittadini che utilizzano i servizi (e dei loro familiari), delle forze sociali e sindacali negli organismi decisionali a tutti i livelli, a partire dal Tavolo istituito con decreto del Ministro della Salute;

Questa la sintesi delle proposte contenute nella Dichiarazione conclusiva della Conferenza per aprire un confronto con le Istituzioni (Governo, Regioni, Comuni, Parlamento) e  proseguire  la mobilitazione per affermare Diritti, Libertà Servizi per la Salute Mentale .

Venerdì 14 giugno 2019 e sabato 15 giugno a Roma la Conferenza Nazionale per la Salute Mentale ci vedrà discutere di tante tematiche importanti. Vedi il sito www.conferenzasalutementale.it

Noi di Riconoscere abbiamo pensato per l’occasione di redigere un documento per portare la voce dei nostri utenti.

Di seguito il programma della Conferenza Nazionale che ha partecipazione libera e poi il nostro documento di proposte.

Nostra proposta:

Nell’attesa della Conferenza nazionale del 14 e 15 giugno a Roma, una nuova tappa è prevista a Roma il 16 maggio 2019 ore 9:00 presso la Sala Tirreno della Regione Lazio. L’incontro, a cui saranno presenti rappresentanti delle Istituzioni, è incentrato sulle criticità ed urgenze dei servizi che operano nell’ambito della Salute Mentale e sulle possibili soluzioni.

Siamo tutti invitati a partecipare, perché l’apporto di ciascuno di noi è fondamentale per rendere il dialogo efficace ed il confronto proficuo.

www.unasam.it/diritti-liberta-servizi-per-la-salute-mentale-roma-11-e-12-maggio-2018/ 

Leggi l’appello ufficiale www.conferenzasalutementale.it/wp-content/uploads/2019/02/2019_02_13_APPELLO-CONFERENZA-SALUTE-MENTALE-2.pdf

La tutela della Salute è fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, come afferma l’articolo 32 della nostra Costituzione. L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dichiara che “la salute mentale è parte integrante della salute e del benessere”. Per rendere effettiva questa definizione occorre intervenire con politiche adeguate su tutti i determinanti della salute e delle diseguaglianze nella salute: sanitari, socio-economici, lavorativi, culturali, ambientali. La Legge 180 approvata quarantanni fa, il 13 maggio 1978, ha allargato gli spazi della cittadinanza e della democrazia sancendo la chiusura dei manicomi, liberando migliaia di uomini e di donne lì rinchiusi e restituendo diritti, dignità e cittadinanza alle persone.

La tutela della Salute è fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, come afferma l’articolo 32 della nostra Costituzione.

L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dichiara che “la salute mentale è parte integrante della salute e del benessere”.

Per rendere effettiva questa definizione occorre intervenire con politiche adeguate su tutti i determinanti della salute e delle diseguaglianze nella salute: sanitari, socio-economici, lavorativi, culturali, ambientali.

La Legge 180 approvata quarant’anni fa, il 13 maggio 1978, ha allargato gli spazi della cittadinanza e della democrazia sancendo la chiusura dei manicomi, liberando migliaia di uomini e di donne lì rinchiusi e restituendo diritti, dignità e cittadinanza alle persone con disturbo mentale.

Grazie alla Legge 180, l’Italia è considerata dall’OMS il Paese che dispone della legislazione più rispettosa dei diritti delle persone con disturbi mentali.

Tuttora, seppure ostacolata, solo parzialmente attuata e persino tradita, la legge 180 è un potente motore di trasformazione delle istituzioni e di affermazione dei diritti civili e sociali dei soggetti più fragili.

La chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, pure essa conquista nel solco della legge 180, necessita di essere sviluppata per superare ogni logica manicomiale come prevede la legge 81/2014.

L’esistenza, a livello locale, di numerose esperienze positive dimostrano come le risorse esistenti, pur insufficienti, possano essere integrate e spese meglio, riducendo i troppi letti in residenze e comunità diventate cronicari e spostando questi fondi verso servizi che aiutino le persone a restare nel proprio ambiente di vita.

Per dare gambe a principi e obiettivi della legge 180 serve oggi un rilancio che parta dalla riqualificazione dei servizi di salute mentale e più in generale delle politiche sanitarie e sociali, insieme a una ripresa della battaglia culturale per sradicare lo stigma, che associa pericolosità e follia, emarginando e discriminando le persone con disturbi mentali e i loro familiari.

Per queste ragioni
Organizziamo la Conferenza Nazionale per la Salute Mentale aperta alle associazioni e alle persone impegnate e coinvolte in questo ambito, auspicando il coinvolgimento attivo del Parlamento, del Governo, delle Regioni, delle Provincie autonome e dei Comuni.

La Conferenza intende valutare lo stato delle politiche e dei servizi per la salute mentale, la necessità di un aggiornamento dei LEA e la formulazione di un Nuovo Piano Nazionale.

La Conferenza Nazionale vuole discutere e riaffermare la necessità di

  • Dipartimenti di Salute Mentale organizzati nel rispetto dei Progetti Obiettivo Nazionali Salute Mentale e delle norme internazionali sui diritti umani delle persone con sofferenza mentale, capaci di garantire nelle comunità locali attività di prevenzione e tutela della salute mentale.
  • Un Finanziamento adeguato per i Dipartimenti, orientato ad assicurare percorsi di cura per la ripresa e l’emancipazione sociale delle persone, attuati nell’ambiente di vita, anche durante le fasi critiche e di acuzie e destinati in particolare ai progetti personalizzati – budget di salute.
  • Centri di Salute Mentale (organizzati sulle 24 ore) e servizi ad alta integrazione (sociale, sanitaria, lavorativa, abitativa …) in cui operano – in numero e formazione adeguati – tutte le figure professionali sanitarie e sociali necessarie.
  • Servizi dove la partecipazione attiva e volontaria dei cittadini è considerata decisiva per sostenere il cambiamento. Servizi impegnati a responsabilizzare le persone con disagio e disturbo mentali, coinvolgere i nuclei familiari e le comunità di appartenenza nella definizione, attuazione e monitoraggio delle politiche, e nella co-progettazione degli interventi loro destinati.
  • L’eliminazione di tutti i trattamenti inumani e degradanti, a partire dalla contenzione meccanica e di ogni forma di segregazione.
  • Il completo superamento degli OPG, con Progetti di cura e riabilitazione individuali alternativi alla detenzione, considerando le REMS un’extrema ratio.
  • Il diritto all’assistenza e alla tutela della salute per le persone autori di reato, con percorsi di cura dentro il carcere o alternativi alla detenzione.La ripresa e lo sviluppo di politiche di integrazione e di inclusione sociale e lavorativa, fondate sulla centralità della funzione pubblica per una co-progettazione e co-gestione con il privato sociale no profit.

Vedi le Tappe della Conferenza (organizzate al 6.3.2019)

7 febbraio Roma ore 11 “Cabina di Regia nazionale Osservatorio stopopg per la salute mentale”;

13 febbraio Bari ore 16 “Assemblea di Rompiamo il silenzio” Movimento per la tutela della salute mentale Puglia LEGGI LA LETTERA ;

22 febbraio Roma ore 10 Servizi e salute mentale: seminario nazionale sugli affidamenti – Legacoopsociali

2 marzo 2019 Reggio Calabria ore 9 Convegno “Verso la conferenza nazionale salute mentale” – Insieme per la Disabilità e altre associazioni;

7 marzo 2019  Roma IL REPORT ore 17 Senato della Repubblica incontro del coordinamento nazionale della Conferenza Salute Mentale con il Presidente Commissione Sanità del Senato sen. Pierpaolo Sileri

15 marzo 2019 Torino ore 17 presentazione RPS 2/2018 “Leggi 180, 194, 833: il welfare italiano 40 anni dopo” con Nerina Dirindin, Chiara Saraceno, Maria Grazia Giannichedda, Stefano Cecconi – Coripe Università Torino e RPS;

16, 17 marzo 2019 Venezia – Seminario “La voce di Franca Ongaro Basaglia” con Alberta Basaglia, Giovanna Del Giudice, Maria Grazia Giannichedda, Pier Aldo Rovatti, Anna Poma – Festival dei Matti

25 marzo 2019 Macerata ore 15 presentazione RPS 2/2018 “Leggi 180, 194, 833: il welfare italiano 40 anni dopo” con Renato Balduzzi, Rosy Bindi – UniMarche e RPS;

30 marzo 2019 Siracusa ore 9 Convegno “A 40 anni dalla legge 180 per una Psichiatria di comunità” – AfaDiPsi, Unasam, FP Cgil SR, Chiaramente, Si può fare Sicilia;

2 aprile 2019 Firenze “E ora la vita. Corteo con Marco Cavallo e convegno per giornata autismo” – Coord. Toscano Associazioni per l’Autismo e Ortolani Coraggiosi; con Chille de la Balanza;

6 aprile 2019 Modena – “Associazioni Insieme a Noi”;

23 aprile Roma 2019 ore 11 presentazione RPS 2/2018 “Leggi 180, 194, 833: il welfare italiano 40 anni dopo” con Maurizio Landini, Rosy Bindi, Maria Grazia Giannichedda, Rossana Dettori, Stefano Cecconi – RPS e CGIL;

6 maggio 2019 Bari “Manifestazione” – Movimento per la tutela della salute mentale Puglia, Anpis Puglia, Ass. 180Amici Puglia;

10-13 maggio 2019 Firenze San Salvi – Festival “STORIE INTERDETTE fare comunità” – Chille de la Balanza

20, 21 maggio 2019 Cagliari e Sassari – “Leggi 180, 194, 833: il welfare italiano 40 anni dopo” – RPS, Unasam

20 maggio 2019 L’Aquila – Verso la conferenza nazionale salute mentale – Ass. 180Amici L’Aquila e altre associazioni

24, 25, 26 maggio 2019 Venezia “Gli anni. Legami di generazioni” –  “Festival dei Matti 2019”

30 maggio Ravenna – DSMDP Romagna e Associazioni